Consiglio di lettura per riflettere, sperare e, perchè no, sorridere.
E' vero, il libro è un po' donnesco ma credo possa interessare anche gli uomini.
"Mangia, prega, ama" di Elisabeth Gilbert (Rizzoli) è la storia autobiografica raccontata con un pizzico di humor, di una donna un po' irrequieta alla ricerca della felicità, dell'essenza della vita. Dopo aver lasciato con grande dolore casa, marito e lavoro, decide di partire prima per l'Italia dove, durante un soggiorno di pochi mesi, si lascia andare al piacere del cibo, ingrassa 12 kg e trova amici di grande valore. Poi va ......indovinate?
Certo, in India (è o non è alla ricerca di sè stessa?). E' lì che attraverso la meditazione raggiunge la grazia in mezzo a yogi e personaggi bizzarri e illuminati.
L'ultima tappa di questo lungo viaggio anche interiore è l'Indonesia dove uno sciamano la aiuta a guarire dalla tristezza e a innamorarsi di nuovo.
E' difficile non identificarsi con quest'anima inquieta: tutti prima o poi nella vita ci ritroviamo in lacrime in una notte d'autunno sul pavimento del bagno a chiederci cos'è che non va nella nostra vita, senza trovare il coraggio per cambiarla.
I cambiamenti fanno paura, ma se ci guardiamo indietro, ogni volta che sono arrivati hanno quasi sempre migliorato la nostra vita.
Voglio riportarvi alcuni passi del libro:
"...cerchiamo la felicità senza sapere che è a portata di mano, siamo come il mendicante della parabola Tolstojana che passa la sua vita seduto su una pentola piena d'oro, chiedendo l'elemosina ad ogni passante.... e ignoriamo che la nostra ricchezza, la nostra perfezione, è dentro di noi...."
lunedì 17 novembre 2008
lunedì 3 novembre 2008
mi fai stare bene
E' un argomento che ho trattato anche nel mio programma su R. Capital:
cos'è terapeutico per voi? Cosa vi fa stare bene, vi consola, vi distrae dai problemi?
La musica, certo. Ci sono certe canzoni che agiscono da balsamo per le nostre ferite.
Su tutte consiglio "Ain't non mountain high enough" di Marvin Gaye, e tutte le composizioni
di Burt Bucharach! E' come mettere delle lenti rosa, ti viene da pensare: in fondo questo mondo non fa così schifo.
Cos'altro mi fa stare bene? Andare in giro per mercatini a caccia di affari (sono un vero talento!), ma anche solo per guardare, ascoltare le voci che si mescolano, osservare la gente, immaginare cosa pensa, cosa compra... Non vi capita mai di essere in coda al supermercato e di curiosare nel carrello di chi vi sta vicino?
Da quello che hanno scelto si indovina come sono: se hanno una famiglia numerosa, se sono single, se sono salutisti, risparmiatori o magari, a giudicare dalla quantità di surgelati, sono uomini o donne in carriera con poco tempo libero. Ma sto divagando.....
C'è un'altra cosa che mi rende felice: la colazione perfetta. Il cornetto morbido e fragrante, insomma, di pasticceria vera! Il cappuccino deve essere caldo ma non bollente. Cremoso ma non schiumoso, chiaro ma non troppo e guai al barista che mi mette una spolverata di cacao a tradimento! Lo volete capire che il cacao scioglie tutta la schiuma cremosa? Ci vuole così poco a farmi contenta....
cos'è terapeutico per voi? Cosa vi fa stare bene, vi consola, vi distrae dai problemi?
La musica, certo. Ci sono certe canzoni che agiscono da balsamo per le nostre ferite.
Su tutte consiglio "Ain't non mountain high enough" di Marvin Gaye, e tutte le composizioni
di Burt Bucharach! E' come mettere delle lenti rosa, ti viene da pensare: in fondo questo mondo non fa così schifo.
Cos'altro mi fa stare bene? Andare in giro per mercatini a caccia di affari (sono un vero talento!), ma anche solo per guardare, ascoltare le voci che si mescolano, osservare la gente, immaginare cosa pensa, cosa compra... Non vi capita mai di essere in coda al supermercato e di curiosare nel carrello di chi vi sta vicino?
Da quello che hanno scelto si indovina come sono: se hanno una famiglia numerosa, se sono single, se sono salutisti, risparmiatori o magari, a giudicare dalla quantità di surgelati, sono uomini o donne in carriera con poco tempo libero. Ma sto divagando.....
C'è un'altra cosa che mi rende felice: la colazione perfetta. Il cornetto morbido e fragrante, insomma, di pasticceria vera! Il cappuccino deve essere caldo ma non bollente. Cremoso ma non schiumoso, chiaro ma non troppo e guai al barista che mi mette una spolverata di cacao a tradimento! Lo volete capire che il cacao scioglie tutta la schiuma cremosa? Ci vuole così poco a farmi contenta....
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